Può averlo anche scritto la nobile American Academy of Dermatology, al cui confronto io sono meno di una zanzara, ma non sono d accordo. La vaselina pura piace moltissimo al mondo anglofono: quando lavoravo a Dublino nessuno usciva dall ambulatorio senza avere una prescrizione per acquistarlo, molto meno a noi ( prima di allora in Italia non L avevo mai vista consigliare). È un emolliente passivo, quindi non in grado di donare struttura e idratazione alla pelle ma solo di fare un film isolante, che nel caso di piccole ferite e poco profonde può avere un razionale, umetta la zona non permettendo la fuoriuscita di acqua, e quindi una cicatrice più veloce e migliore, e costa poco. Il problema é che può dare dermatiti irritative e allergiche da contatto, inquinando i il quadro. Sono per natura pratica quindi non capisco perché io debba prima pensare ad una vaselina per poi compensare con un antibiotico e se non basta con un cortisonico topico. Mai come ora dobbiamo essere attenti alle resistenze antibiotiche (e noi dermatologi siamo sempre stati generosi nel prescrivere antibiotici e cortisonici locali per tutto, se ce li tolgono chiudiamo bottega) ma esiste L acido fusidico, per cui le resistenze sono ad oggi rare, in formulazione unguento. That’s it.